ALESSIA
Volla (NA)
Alessia vive nella prima cintura di Napoli, a Volla. Così come sua mamma e sua sorella, Alessia soffre di una particolare malattia, la Sensibilità Chimica Multipla (MCS – Multiple Chemical Sensitivity) che comporta reazioni allergiche gravi a tutti i più comuni agenti chimici. In terza primaria, la malattia di Alessia si aggrava, fino ad impedirle di andare fisicamente a scuola e di stare in aula durante le lezioni.
Grazie all’azione e alla preparazione delle maestre, nonché di tutto il personale scolastico, Alessia inizia a seguire le lezioni da casa, attraverso il collegamento Skype, ma il senso di distanza tra lei e il mondo della scuola sembra aumentare.
Di per sé, una malattia così particolare ed “invisibile” come l’MCS è difficile da spiegare a chi non ne soffre, così come, nonostante gli sforzi dei docenti, è faticoso far comprendere agli studenti in classe la situazione della compagna a casa. Inoltre, per Alessia, la scuola a distanza diventa un’occasione fondamentale di contatto con il mondo, mentre, per i compagni in classe, le lezioni sono per lo più un impegno della routine quotidiana.
Alessia viene inserita nel progetto TRIS sin da suo inizio e inizia anche lei un percorso che favorirà la sua inclusione a scuola.
I docenti, così come il preside e la dirigente amministrativa, si immergono nella formazione offerta dai ricercatori TRIS del ITD, applicando in classe gli stimoli offerti dal percorso formativo.
Da subito, le maestre effettuano le esercitazioni sulle tecnologie e diventano più sciolte nell’utilizzo degli strumenti e dei software durante le lezioni, interagendo costantemente con i ricercatori per la costruzione di lezioni inclusive, che prevedano momenti interattivi e lavori di gruppo.
Alessia si trova per prima volta coinvolta nella classe e può interagire con i compagni, vivendo i momenti belli e i conflitti, così come tutti i bambini che frequentano la scuola normalmente.
Al termine del secondo anno del progetto TRIS, Alessia passa dalla scuola primaria alla scuola secondaria di 1°, rimanendo nello stesso istituto comprensivo. I docenti, formati con il Modello TRIS, accolgono la studentessa a distanza, provando immediatamente ad organizzare una didattica inclusiva e innovativa, sfruttando anche i tablet che la Fondazione TIM ha fornito a ogni studente della classe.
L’uso di tecnologie nella lezione non è mai semplice e, se viene sommato al tentativo di introdurre attività di gruppo e di coppia con una studentessa a distanza, la difficoltà aumenta notevolmente. Tuttavia, i docenti affrontano la sfida e costruiscono un nuovo modo di fare lezione che, come nella scuola elementare, consente ad Alessia di partecipare a tutti i momenti, positivi e negativi, vissuti dalla classe, arrivando a sentirsi parte attiva di un gruppo unito e collaborativo.
Così come nel passaggio fra Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado, Alessia è stata seguita e supportata anche nella transizione tra la Scuola Secondaria di I° Grado e quella di II° Grado. Attualmente Alessia frequenta un Liceo Scientifico in provincia di Napoli.
“La nostra scuola ha partecipato ad un progetto sul femminicidio. Noi, in particolare, essendo la classe 2.0, abbiamo deciso di creare dei lavori con l’uso della tecnologia. Per la prima volta, probabilmente, abbiamo lavorato davvero tutti insieme... è stato il primo momento in cui ho avvertito davvero il lavoro di squadra, perché ci siamo aiutati l’un l’altro, ci siamo dati dei consigli, abbiamo fatto in modo che ognuno facesse anche qualcosa che non aveva mai fatto così da ampliare le sue capacità. Per la prima volta, forse, mi sono sentita davvero parte di questa classe a tutti gli effetti.”