ELISA
Guspini (VS)
Elisa è una ragazza solare, come la sua terra d’origine, la Sardegna, dove vive con i suoi genitori e il fratellino Giorgio. Fino al quinto anno della scuola primaria la sua vita è come quella di tutti gli altri suoi coetanei, fatta di giornate a scuola, di incontri in oratorio, di vacanze al mare. A dieci anni Elisa è costretta a rinunciare a frequentare i suoi normali contesti di vita a causa di una malattia rara, la Sensibilità Chimica Multipla (MSC – Multiple Chemical Sensibility), una malattia poco conosciuta che obbliga le persone che ne sono affette ad evitare tutte le sostanze chimiche abitualmente presenti in molti prodotti di uso comune, come i profumi e i detersivi.
La diagnosi di questa patologia costringe Elisa a casa, lontana dalla sua scuola e dai suoi amici. La scuola, fatta di aule e di molte persone “contaminate” da agenti chimici, diventa per lei fonte di sintomi invalidanti e un posto poco sicuro.La famiglia di Elisa inizia quindi a pensare a possibili soluzioni che le consentano di imparare come tutti gli altri, di stare fra i banchi e con i compagni, in un modo diverso, ma di esserci lo stesso.
Con il passaggio alle scuole superiori di 1° e l’entrata di Elisa fra i casi seguiti da TRIS, il suo andare a scuola è fatto di Skype, di chiamate da parte dei compagni e dei professori, di una linea che a volte cade, di microfoni disposti nell’aula per farle sentire meglio le voci, di un compagno di banco virtuale che, a rotazione, si occupa di gestire le tecnologie in aula.
Per arrivare a questa nuova routine della classe all’Istituto Comprensivo di Guspini, sono stati necessari tanti passaggi, fatti anche di un cambiamento da parte dei professori nel modo di fare lezione e di gestire l’aula, passaggi che hanno richiesto pazienza, tempo ed impegno ma che hanno riportato Elisa in aula:
“In effetti…all’inizio sembrava strano, adesso è così naturale che se non vedessi l’immagine di Elisa da casa sua mi farebbe strano in questa classe. Veramente, ormai è inglobata questa immagine, nella visione generale della classe. Infatti percepisco quando Elisa magari si alza per andare a prendere un materiale da qualche altra parte… perché ormai ho una visione a 360 gradi di quello che succede in aula”.
– Sandra, Docente
È proprio grazie alla formazione fornita ai docenti dal progetto TRIS che i lavori di gruppo o di coppia diventano sempre più abituali in classe, favorendo la conoscenza della nuova compagna a distanza, ma aiutando anche gli studenti che hanno qualche problema ad imparare o a stare attenti in classe. Infatti Elisa è molto brava a scuola ma all’inizio le sue capacità e i suoi risultati sono visti con sospettosità dai compagni, creandole disagio ed isolamento. Col tempo però, con un’attenta programmazione di attività didattiche in cui lei può aiutare attivamente i compagni con maggiore difficoltà, le sue doti diventano una risorsa per tutti ed il sospetto lascia il posto all’ammirazione nei suoi confronti.
Il progetto TRIS ha seguito Elisa durante tutta la Scuola Secondaria di I Grado supportandone successivamente il passaggio alla Scuola Secondaria di II Grado. Attualmente Elisa frequenta il Liceo Linguistico di Cagliari.